sabato 6 dicembre 2008

Quando gli eroi sono stanchi...

nella foto: statue in resina dell'artista messicano Javier Marin esposte a Pietrasanta

E' inutile negarlo: se è pur vero che le cose procedono in maniera molto diversa a seconda delle mutevoli realtà territoriali, in alcune zone (e Livorno probabilmente è tra queste) si percepisce tra i nostri non numerosissimi militanti un po' di affanno.
Affanno dovute a varie ragioni, più o meno nobili ma comunque reali e comunque meritevoli di attenzione. Vediamone qualcuna...

1) "La vecchiaia ha 19 inconvenienti, e con la goccia al naso fanno 20..."
Una certa stanchezza è probabilmente dovuta al fatto che gran parte dei nostri militanti è decisamente "over 40". Gente sicuramente "matura" e responsabile quindi, ma anche gravata di innumerevoli altre responsabilità ed impegni nell'ambito del lavoro e della vita privata. Per non parlare di quanti hanno raggiunto l'età della pensione e si ritrovano a fare i conti con una situazione economica estremamente penalizzante. I primi non hanno tempo e magari hanno pochi soldi, i secondi non hanno soldi e probabilmente hanno poco tempo. Per un Partito che ha bisogno dell'uno e degli altri è un bel guaio. Su questo aspetto torneremo dopo... per ora ciò che mi preme di mettere in luce è che, almeno nella nostra area geografica (ma da quanto ho visto al Congresso direi che siamo in buona compagnia), scarseggiano i "giovani"...
I motivi di tale latitanza sono sicuramente numerosi... alcuni ovvi, altri meno. Per esempio è abbastanza scontato che un partito di nuova formazione (e privo di sede o altri centri di aggregazione) non possa contare fin da subito su un'organizzazione giovanile già "aggregata" e quindi in grado di esprimere una vera comunità militante in grado di subentrare e sostituirsi a realtà preesistenti (Azione Giovani). Meno scontato ma sopratutto meno "gestibile" è il diffuso disinteresse per ogni tipo di attività politica da parte dei giovani della nostra area, a cominciare dagli stessi figli dei nostri iscritti (io stesso mi pongo il medesimo problema... di certo non vorrei che il mio ventunenne figliolone distogliesse tempo e concentrazione dagli sudi per dedicarlo all'attività politica, né mi sento di rimproverarlo se il rimanente tempo lo dedica a divertimento e sollazzi propri dell'età sua... e - last but not least - devo a malincuore ammettere che saperlo lontano da gazebi e volantinaggi mi fa stare più tranquillo, sapendo di cosa sono capaci i "tovarish" labrònici, non nuovi ad aggressioni e violenze).
Al momento devo quindi convenire che l'unica soluzione possibile di questo problema sia da ricercarsi nella collaborazione, in vista di future definitive convergenze, con realtà diverse ma sicuramente affini quali Fiamma Tricolore o CasaPound. Eventuali altri suggerimenti o idee al riguardo sono più che graditi...

2) "Senza lìlleri non si làllera..."
Anche questo è un problema rilevante e sentito. Già nel 500, il Condottiero Giangiacomo Trivulzio (di cui ricorreva ieri il 490° anniversario della morte) al re di Francia Luigi XII° che gli chiedeva quali fossero le cose più importanti da reperire prima di organizzare una campagna militare rispondeva: "Sire, tre cose: del denaro, del denaro e ancora del denaro"...
Noi non solo non ne disponiamo ma nemmeno s'intravvede la possibilità di reperirne. Niente denaro, niente sede (ergo niente centro di aggregazione), niente manifesti o volantini (ergo niente visibilità... vista quanta ce ne viene accordata a tutti i livelli dagli organi d'informazione), niente "mailing", niente - o comunque scarse - possibiltà di affrontare in modo organizzato le future campagne elettorali per europee ed amministrative.
Diciamo subito che è illusorio attendersi che alla risoluzione di tale problema possa contribuire - se non in minima parte... e anche lì è tutto da verificare - la Direzione Nazionale del Partito. Che non sta' molto meglio di noi. Diciamo anche che le possibilità di ottenere "sponsorizzazioni" sul territorio paiono quantomeno esigue... per solito gli "sponsores" richiedono qualcosa in cambio delle loro elargizioni e noi non solo non abbiamo nulla da offrire a livello "pratico", ma nemmeno vorremmo farlo se anche fossimo in grado, in quanto le Idee e i Valori che difendiamo non sono in alcun modo monetizzabili. In altre parole non siamo in vendita.
Probabilmente l'unica cosa che ci resta da fare sarebbe, a mio avviso, di tentare di avviare un piccolo "business" di nicchia e non contrastante con le finalità del Partito (... che sò, produzione e diffusione di CD musicali o di manifesti "alternativi" e simili) i cui utili andrebbero a finanziare l'attività politica. Inutile dire che eventuali suggestioni alternative (escludendo cortesemente rapimenti, rapine, espropri proletari, furti con scasso, spaccio di banconote false o di sostanze allucinogene diverse dalla summenzionata musica, e qualsiasi altra attività contraria alla morale e alla legge) sarebbero considerate una benedizione...

3) "Errare humanum est, sed perseverare diabolicum"
C'è infine un problema di fiducia derivante per molti di noi dalle deludenti esperienze passate... Giunti alla soglia della "terza età" (e in alcuni casi avendola opltrepassata) avendo trascorsa buona parte delle precedenti età a remare controcorrente con poche e punte prospettive di tangibile risultato politico, avendo poi - chi più chi meno - contribuito al successo elettorale di un Partito (Alleanza Nazionale) che una volta ultimata la propria "traversata del deserto" ha ritenuto opportuno snaturarsi e rinnegare la propria Storia al punto da costringerci a riprendere il cammino tra le desertiche dune, beh... dopo tutto ciò non è difficile mettersi nei panni di quanti, pur a malincuore, sono tentati dal "buen ritiro" sotto un palmizio.
Chi ci dice che al termine di questa nuova traversata del deserto ancor più disagevole e massacrante della precedente saremo ancora vivi?
Chi ci dice poi che, quand'anche ce la facessimo, una volta giunti alla fine della zona desertica non ci si becchi un'altra sonora pernacchia?
Non ce lo dice nessuno... possiamo solo fare affidamento sulle nostre modeste forze e sulla nostra volontà. E contare sull'integrità morale e sulla reale adesione ai nostri ideali degli uomini che abbiamo delegato a rappresentarci ai vertici del Partito. Io posso crederci per parte mia, ma non posso forzare nessuno a credere, a obbedire o a combattere.
Posso solo dire grazie a tutti i miei camerati ed amici, primo tra tutti il nostro Segretario Provinciale Massimo Batini, per quanto hanno fatto e per quanto ancora riterranno di voler (e poter) fare. Poi posso solo continuare a tirare avanti... e citare (perdonate il vezzo intellettuale) Victor Hugo:

« J'accepte l'âpre exil, n'eût-il ni fin ni terme,
Sans chercher à savoir et sans considérer
Si quelqu'un a plié qu'on aurait cru plus ferme,
Et si plusieurs s'en vont qui devraient demeurer.

Si l'on n'est plus que mille, eh bien, j'en suis ! Si même
Ils ne sont plus que cent, je brave encor Sylla ;
S'il en demeure dix, je serai le dixième ;
Et s'il n'en reste qu'un, je serais celui-là ! »


livre VII poésie XVII - Ultima verba (Jersey, 2 décembre 1852)

Giovanni Bacci di Capaci

Arnold Böcklin, Ulisse e Calipso, 1883

venerdì 5 dicembre 2008

Una cena per scambiarci gli auguri...

... auguri di Natale e per un nuovo anno che si annuncia alquanto travagliato...
e che intendiamo affrontare senza farci alcuna illusione ma anche senza cedere alla rassegnazione.
All'insegna del vecchio detto: "Mona chi ghe crede, boia chi molla..."
La cena dei militanti, iscritti e simpatizzanti de La Destra avrà luogo giovedì 11
alle 20 e 30 presso il Ristorante "Club 81" in Via Provinciale Pisana n° 637/b.

giovedì 4 dicembre 2008

Nostalgici sì, ma del FUTURO...





... E non solo... perché abbiamo nostalgia della PATRIA,
abbiamo nostalgia degli IDEALI,
abbiamo nostalgia dello STATO,
abbiamo nostalgia della STORIA,
abbiamo nostalgia della TRADIZIONE,
abbiamo nostalgia della POLITICA... quella SERIA.


... quindi chiamareci pure NOSTALGICI... non ci offenderemo.