martedì 22 giugno 2010

RITORNO AL FUTURO

DALL'ANTIFASCISMO ALL'ANTEFASCISMO

è tanto che non scrivo su questo blog... e tanti sono i motivi.

In primis l’ingloriosa scomparsa de La Destra in Toscana. Già lacerata da dissidi interni, avvilita dall’endemica incapacità dei vari ducetti di mettere da parte le proprie personali – anche legittime – aspirazioni e di lavorare insieme per il bene comune, sballottata da un’elezione all’altra senza una strategia politica univoca e concordata, La Destra non è sopravvissuta all’inappellabile bocciatura emersa dalle urne delle scorse amministrative ed europee. Ed è non solo logico ma anche bene che sia così, perché La Destra di Storace e Buontempo non essendosi trasformata in comunità ed essendo orientata esclusivamente ad intercettare voti non poteva sopravvivere ad un crollo elettorale. Amen.

Così sulle spoglie de La Destra sono sbocciate, se non fiorite, una miriade di microdestre locali... se il paragone coi boccioli vi pare troppo idilliaco, siete liberi di pensarle come muffe affioranti su un tronco (un tronchetto?) abbattuto.

Sulle prime ho pensato di dar vita anch’io ad un movimento tutto mio: il PNF (Posizione Non Facile), efficacemente simbolizzato dalla posizione 23 (credo) del Kamasutra (detta anche “l’unione sospesa” o, in inglese “the suspended congress”, denominazioni entrambe atte a sintetizzare cronici problemi della/e destra/e italiana/e).

Un movimento con un unico aderente e quindi perfettamente strutturato per evitare conflittualità interne, consorterie, cordate, brighe e briganti... Poi, consapevole che l’unico pratico effetto del mio movimento sarebbe stato il soddisfacimento della mia componente narcisista, vi ho rinunciato e, dopo il consueto e sempre opportuno bagno di umiltà ho ritenuto più costruttivo “dare una mano” a persone che conosco e stimo: nella fattispecie Bruno Buti responsabile di Fiamma Tricolore per Pisa e dintorni, nonché per la Toscana. Mi accingo pertanto a collaborare sia all’aggiornamento del sito Fiorentino di Fiamma Tricolore che alle altre iniziative che detto Movimento intenderà prendere nel Capoluogo regionale.

Vabbè, qualcuno storcerà la bocca... cambia la sigla, cambia il simbolo, ma pur sempre di partito si tratta. Ergo di una organizzazione (si fa’ per dire) intesa a rappresentare (dove?) interessi aspirazioni e idee (quali?) di UNA PARTE degli Italiani. Non è questo un PARTITO?

Beh, no.

Premesso che concordo pienamente con un’osservazione di mio fratello circa l’inutilità sia di un Partito senza idee che di idee senza un’organizzazione politica che le sostenga, non aspiro affatto a rappresentare checchessia da qualsivoglia parte. Mia intenzione è quella di far percepire l’inappellabile necessità di restituire alle parole “Stato” e “Nazione” quel minimo di significato indispensabile alla loro sopravvivenza, e quindi anche alla nostra.

Inutile nascondercelo, la barca sta’ affondando. Inutile anche prendersela con l’equipaggio o col progettista... la prima cosa da fare è mettere in salvo quanti più possibile tra i passeggeri. E l’unico salvagente di cui disponiamo è lo Stato Nazionale.

Comunque la si voglia rigirare, la realtà che ci circonda ci dimostra:

1) Che non può esistere alcuna ‘dimensione’ del sociale (né alcuna socialità, né alcun socialismo) senza una coscienza collettiva.

2) Che detta coscienza, per motivi storici, culturali e geografici non può che essere riferita alla Nazione.

3) Che quindi se vogliamo evitare di ritrovarci a lottare isolati contro una società senza altre regole che la legge della giungla l’unica speranza è lo Stato Nazionale.

Ne consegue che, sotto il profilo politico, non si possa e non si debba prendere in considerazione alcuna ipotesi di collaborazione di alcun genere con quanti da destra o da sinistra lavorano con l’obiettivo di scardinare lo Stato, la Nazione o entrambi. No alla destra, no alla sinistra, no alla lega. Si riparte dal passato e si torna al futuro.

Qualcuno potrebbe far notare che questo ritorno al futuro somiglia molto ad un ritorno al passato. Ma io che ci posso fare se l’unico accettabile futuro l’Italia se l’è giocato nel passato? Perché, signore e signori, il futuro dell’Italia o è nel Fascismo o non è.

Il che non significa, badate bene, che noi si possa neanche lontanamente essere considerati né considerarci Fascisti... legati a questo presente di cacca in cui purtroppo ci troviamo immersi, tutt’al più e nel migliore dei casi potremo aspirare a ritenerci ante-Fascisti.


Giovanni Bacci di Capaci



P.S. Nella notte tra il 14 e il 15 Giugno ci ha lasciati per sempre Pietro Ciabattini. Chi non sa chi sia probabilmente non merita di saperlo. Ovviamente per noi sarà per sempre Presente.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

dCredo invece che questo Stato nazionale italiano sia prossimi all' implosione, causa una classe politica ormai corpo avulsoi dalla società civile, una casta di parassiti... Tornare alle piccole patrie ..., situazione ante 1859

Anonimo ha detto...

Ciao Giovanni! Saltellando da un sito all'altro sono tornato dopo tempo sul tuo blog. Hai perfettamente ragione nell'analisi (l'incapacità de La Destra) di trasformarsi in Comunità (se non in alcune zone). Purtroppo, mi space dirlo essendo stato per anni un suo elettore, lo stesso dicasi per la Fiamma. Non so se ci possa neanche essere speranza... Un caro saluto
Bardamu (Vincenzo)

Anonimo ha detto...

Ciao Bacci,vieni a trovarci su atuttadestra...