martedì 7 ottobre 2008

Le destre sono tante, milioni di milioni.... ....LA DESTRA è una sola, e l’unica che FA!


Non so se l’avete notato – non che il fenomeno, per quanto diffuso, sia vistoso data l’esigua consistenza delle persone coinvolte – ma con l’approssimarsi dello smantellamento definitivo di Aenne e della “fusione a freddo” nel Pidielle, è tutto uno sbocciare di “destre”, variamente aggettivate... Destra Romana per la Costituente, Destra Libertaria, Nuova Destra Sociale, Destra Radicale, Destra Liberale Italiana, Destra delle Libertà... e chi più ne ha più ne metta... (se “Destra Anacronista” non è ancora stato depositato mi prenoto io, ).

E’ intuitivo pensare che il bizzarro fenomeno, così evidentemente in controtendenza rispetto all’imperante “bipartitismo monorchide”, possa ricondursi principalmente alla frustrazione – non del tutto ingiustificata – di tanti piccoli (e meno piccoli) “ras” Aennini, già da anni pazientemente in fila per uno strapuntino resi improvvisamente idrofobi dalla prospettiva di file ancor più lunghe a causa della confluenza di Aenne nel Pidielle. Vi è anche il caso, più rispettabile e al limite del patetico, di “fedeli” militanti Aennini che, pur avvezzi ad ingoiare di tutto (dalla proposta di voto agli immigrati alla castroneria del “male assoluto”, passando per le sortite finiane in tema di fecondazione assistita e per la questione dell'indulto), non hanno retto alle ultime “padanate” del loro leader, e nell’imminenza della chiusura della “casa madre”, forti delle esperienze maturate, hanno pensato bene di mettersi “in proprio”. Qualcuno potrà a questo punto osservare: “Ma non è che LA DESTRA, quella vera (diffidate sempre dalle imitazioni e dalle contraffazioni!), quella – per intenderci – di Storace e Buontempo, la NOSTRA Destra, nasce anch’essa dallo stesso tipo di considerazioni? La differenza non è forse solo nella consistenza del fenomeno e nello spessore politico dei leaders, ex “colonnelli” anziché ex “caporali”?”

Beh... a parte il fatto che lo spessore politico, la capacità progettuale, la preparazione dei leader è un fattore niente affatto marginale e che in politica la “scelta dei tempi” è pure un fattore da non trascurare, una differenza sostanziale c’è.

E questa differenza è esemplificata dalla vicenda Daniela Santanché... del cui allontanamento volontario da La Destra sono il primo a dolermi (essere mollati da una bella donna è SEMPRE sgradevole, anche quando sei certo d’aver ragione)... ma che ha il pregio di chiarire una volta per tutte:

1) Che il progetto de La Destra è ALTERNATIVO a quello del Pidielle, sebbene non diametralmente antitetico come nel caso della sinistra (il che rende praticabile l’eventualità di temporanee convergenze, alleanze elettorali, apparentamenti e via dicendo...)

2) Che chi aveva puntato su La Destra per farne lo sgabello su cui issarsi onde rientrare nel Pidielle dalla finestra “saltando” la fila dei questuanti alla porta ha decisamente sbagliato i propri calcoli e fa bene ad accodarsi col cappello in mano ai medesimi questuanti finché è ancora in tempo.

3) Che a tutti gli altri, quanti hanno sofferto per la deplorevole deriva di Aenne da Fiuggi in poi e quanti non hanno mai digerito l’amaro calice di Fiuggi, noi tendiamo fraternamente LA DESTRA.

Giovanni Bacci di Capaci

P.S. In altre parole, se qualcuno scampanella alla porta e, a mo’ di piazzista, viene ad offrirvi una “destra personalizzata”, fatemi una cortesia... ditegli che LA DESTRA già c’è.

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