lunedì 24 novembre 2008

All'armi... siam FASCISTI?


Il blog del Segretario Nazionale Francesco Storace, a differenza di questo, viene aggiornato quotidianamente con un nuovo post del Segretario o del suo Staff... gli argomenti si succedono l'uno l'altro e si va dall'omaggio ad un avversario leale come Sandro Curzi allo spot (poi fatto sparire da quelli che l'avevano commissionato) del candidato pidiellino alla presidenza della Regione Abruzzo che "promette" posti di lavoro ad personam in cambio di voti; dalla sciagura della scuola di Rivoli (una banale "fastalità" per l'uomo che fa cucù al Cancelliere tedesco) alla telenovela della Presidenza della Commissione di vigilanza della RAI.
I "bloggeristi" (altra differenza con questo blog) volonterosamente intervengono e si confrontano sull'argomento proposto, spesso contribuendo con considerazioni innovative ed originali... ma va detto che questo genere d'interventi di solito non occupa che il 10 - 20 % delle "contribuzioni".
L'argomento che più "tira", sopratutto quando il Segretario non è "in linea" perché impegnato in campagna elettorale, è infatti un altro... ovvero il Fascismo. Perché sebbene lo stesso Storace abbia chiarito in modo inequivocabile che la Destra NON è antifascista (e anche che NON è liberaldemocratica), gran parte dei bloggeristi vorrebbe sentirsi dire ciò che La Destra E'... e alcuni di essi non vedono l'ora che il Segretario dica che La Destra E' fascista.
Ma così non è.
La Destra NON E' FASCISTA, io credo, sebbene a differenza della defungente Aenne del Fascismo non rinneghi l'eredità culturale, politica ed ideale (senza ovviamente parlare di quella "sentimentale") perché:
1) Il Fascismo è un fenomeno politico che è nato, si è sviluppato ed è finito nella prima metà del secolo scorso. Non è ovviamente pensabile di riproporlo in un contesto storico e politico totalmente diverso. Ciò che di ancora politicamente valido ed attuale vi è nella variegata (e mutevole) produzione intellettuale che si sviluppò durante il Ventennio fa sicuramente parte del bagaglio culturale de La Destra, ma certo ciò non basta a farne un movimento fascista. Né "A-fascista"... si potrà semmai parlare di "post-fascismo" o di "neo-fascismo" analizzando gli spunti forniti da questo o da quell'altro militante. Ma di Fascismo no.
2) Ciò che La Destra vuol essere, a mio avviso, è "la casa comune" di tutti gli Italiani che ancora non rinunciano a volere, per la loro Patria, un ruolo da protagonista della storia propria e del mondo. Tra questi sicuramente vi sono dei fascisti o perlomeno persone che tali si ritengono - il Fascismo fu un fenomeno sicuramente "dinamico" e, fin dalla creazione dei "Fasci di combattimento" per stessa ammissione del suo fondatore, assolutamente pragmatico: "Noi ci permettiamo di essere aristocratici e democratici, conservatori e progressisti, reazionari e rivoluzionari, reazionari e rivoluzionari, legalisti e illegalisti, a seconda delle circostanze di tempo, di luogo e di ambiente"(*) per cui sarebbe forse più corretto da parte di costoro specificare a quale "periodo", se non a quale specifica data, essi riferiscano il loro "fascismo" - ma vi sono (come è giusto e naturale che vi siano) anche persone che fascisti non sono, non si sentono e non intendono sentirsi.
Siano essi nazional-conservatori o social-identitari, cattolici tradizionalisti o imperialisti pagani, credenti o liberi pensatori, cristiani o israeliti, buddisti o mussulmani, bianchi o neri, eterosessuali o omosessuali, scapoli o ammogliati... per non dir massoni, dato il momento storico è indispensabile che chiunque abbia a cuore le sorti della nostra Patria e del nostro Popolo e sia pronto e disposto a "prendere le armi e scendere in trincea" (per ora solo in senso figurato... domani chissà) senta che La Destra costituisce appunto quel baluardo, quell'ultima estrema difesa della nostra Cultura e della nostra Gente dall'aggressione duplice del mercantilismo liberale e globalista e dell'invasione in atto da parte di popoli stranieri fermamente intenzionati a vendicare sull'Europa e sull'Italia la loro propria arretratezza e conseguente mancanza di autostima.
Per farla breve, se mi chiede qualcuno se La Destra sia fascista non posso che rispondere NO.
Se il medesimo mi chiede se fascista sono io, risponderò ancora di no... sentendomi al massimo ciò che i "duri e puri" nostrali chiamano spregiativamente un "bricofascio", cioè uno di quelli che pur dando dell'esperienza fascista una valutazione complessivamente positiva e rivendicandone orgogliosamente gli ideali, non intendono darne una interpretazione acriticamente osannante.
Detto ciò, il 28 ottobre lo festeggio.

Giovanni Bacci di Capaci


(*) ... e ancora, un piccolo florilegio di citazioni mussoliniane relative alla difficile definizione del Fascismo... per chi volesse approfondire suggerisco anche di dare un'occhiata ai seguenti link http://litgloss.buffalo.edu/mussolini/text.shtml, http://zappedia.com/dettagli/Fascismo , http://www.ilduce.net/testamento.htm:
"E' un po' difficile definire i fascisti. Essi non sono repubblicani, socialisti, democratici, conservatori, nazionalisti. Essi rappresentano una sintesi di tutte le negazioni e di tutte le affermazioni. Nei fasci si danno convegno spontaneamente tutti coloro che soffrono il disagio delle vecchie categorie, delle vecchie mentalità. Il fascismo mentre rinnega tutti i partiti, li completa. Nel fascismo che non ha statuti, che non ha programmi trascendenti, c'è quel di più di libertà e di autonomia che manca nelle organizzazioni rigidamente inquadrate e tesserate.
[La prima adunata fascista (Il Popolo d'Italia - 6 ottobre 1919)]
",
"Ho orrore dei dogmi. Non potrebbe esservi un dogma nel Partito fascista. Per il bene della Patria vi sono solo necessità che possono essere assolte oggi, ma che possono essere relative domani.
[Dichiarazioni all'inviato dell'Excelsior (Roma: 22 aprile 1923)]
",
"Il programma fascista non è una teoria di dogmi sui quali non è più tollerata discussione alcuna. Il nostro programma è in elaborazione e trasformazione continua; è sottoposto ad un travaglio di revisione incessante, unico mezzo per farne una cosa viva, non un rudere morto.
[Prefazione al programma (Il Popolo d'Italia - 28 dicembre 1921)]
",
"Il fascismo è un metodo, non un fine: una autocrazia sulla via della democrazia.
[Dall'intervista concessa all'inviato del Sunday Pictorial di Londra (Roma: 12 novembre 1926)]
",
"E' semplicemente assurdo lo squadrismo fatto in ritardo. I fascisti devono essere tempisti. Io non posso soffrire fisicamente coloro che sono ammalati di nostalgia, che ad ogni minuto traggono dai loro petti sospiri e respiri profondi: "come erano belli quei tempi!". Tutto ciò è semplicemente idiota. La vita passa, e continuamente si ha di fronte la realtà vivente.
[Alla Camera dei Deputati (26 maggio 1927)]"


1 commento:

Anonimo ha detto...

Una volta un giornalista mi chiese se mi consideravo Fascista...Gli risposi di NO in qunto ero nato ben 38 anni dopo la fine della guerra e che non aveva senso per me attribuirmi quell'etichetta...Mentii per amor di Partito!
Io mi considero Fascista, in quanto condivido idealmente tutto quello che è stato realizzato in quel Ventennio, e quel poco che non condivido lo avrei accettato per quel sacro vincolo di obbedienza che ancora oggi non mi permette di rinnegare niente, proprio niente di quella esperienza.
Sono Fascista perchè ancora oggi vado in giro diffondendo il Verbo Mussoliniano, perchè antepongo l'interesse generale a quello privato, perchè tengo accesa la Fiamma assieme alle associazioni reducistiche e per tanti altri motivi.
Ho mille difetti, ma c'è solo una cosa di cui non mi sono mai vergognato o pentito in vita mia...quella di essere FASCISTA!
A noi.
A.B.