giovedì 13 novembre 2008

La polemica: grembiulino sì, grembiulino no...


è buffo... noi "di destra" ci accapigliamo spesso tra noi per questioni che riteniamo di fondo e poi ci sentiamo in colpa quando veniamo rimproverati per non seguire con la dovuta attenzione le questioni "più urgenti".
Un esempio? è accaduto durante il Congresso che l'argomento che più ha suscitato animate discussioni tra i delegati fosse quello della compatibilità tra l'iscrizione a La Destra e l'adesione a logge massoniche. In sede di dibattito sullo Statuto sono stati infatti presentati ben due emendamenti tesi a sancire l'incompatibilità tra le due cose, poi non andati in votazione ma demandati alla Commissione Etica presieduta da Antonio Rastrelli per evitare spaccature che sarebbero risultate lesive dell'unità del Movimento.
Segno che, se è vero che l'argomento NON interessa granché il Popolo Italiano, certo è che interessa - e MOLTO - il "Popolo della destra".
Io non ho dubbi che la Commissione, guidata da un galantuomo come Rastrelli, saprà dare una risposta equilibrata e ponderata però ho dubbi sul come questa risposta, quale che essa sia, verrà accolta. Ovvero potrebbe verificarsi che la "spaccatura", giustamente e faticosamente scongiurata durante il Congresso per evitare una pubblicità negativa, si manifesti dopo il verdetto della Commissione.
A questo punto devo dire come la penso io, anche perché ho preso parte al dibattito e non ho mancato di dire - goffamente - la mia.
Premetto di aver sempre nutrito dubbi sulla massoneria, un po' perché non la conosco e che ciò che se ne dice in giro non me la rendeva simpatica, un po' perché se ammettevo potesse avere un senso fino al 19esimo secolo - quando cioè la Chiesa ancora svolgeva un ruolo politico internazionale di grande rilevanza - non ne vedevo l'utilità ai nostri giorni. E poi, detto fra noi, mi sembravano un po' ridicoli, con quella storia del grembiulino e del piede scalzo. Per non dire che l'AGDGADU che compare sui necrologi dei "fratelli" mi fa sempre pensare allo "YABADABADU" di Fred de "Gli antenati"...
I miei dubbi hanno iniziato a vacillare (un tempo erano le certezze a vacillare, eh eh eh) quando ho avuto modo di conoscere persone estremamente vicine alle mie idee e al mio modo di vedere che si sono rivelare essere adepti di non so più quale Loggia e poiché ritengo che le persone siano in linea di massima più importanti delle idee che professano (il detto "il peggiore dei nostri è meglio del migliore dei loro" è solo una massima consolatoria per i "peggiori dei nostri") in sede di Congresso ho "difeso" i "grembiulini".
Tanto più che nel caso specifico, queste persone sono assolutamente "di destra"... e non di destra "liberale", bessì di quella destra sociale, identitaria e nazionale che è la "mia" destra.
Paradossalmente tra quanti invece sostenevano gli emendamenti vi sono persone che ambiscono (del tutto legittimamente... anzi direi AMMIREVOLMENTE) a costituire una élite nell'ambito de La Destra e che rinfacciano alla Massoneria di essere élitaria.
Un po' come i nazionalsocialisti che rimproveravano agli ebrei di ritenersi il popolo eletto e che riservavano questo ruolo a se' stessi... come dire che a volte "chi si somiglia si piglia... a cazzotti".
Questo post, del tutto inutile e forse anche dannoso, è prevalentemente inteso ad accogliere opinioni e suggerimenti... e anche a farmi capire se questo blog viene letto o meno, eh eh eh....

Attendo vostre riposte
Giovanni Bacci di Capaci

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Giovanni, il modo in cui tratti l'argomento in questo tuo post mi da la riconferma (se mai ce ne fosse stato bisogno) della tua intelligenza e sensibilità.
Ma dobbiamo assolutamente sgombrare il campo, quando si tratta di temi etici, da qualsisai forma di banalizzazione dell'argomento.
Chiaramente l'emendamento in questione non intende giudicare le singole persone, né le loro abitudini sessuali, né la fede religiosa e nemmeno di colore della pelle. Ma piuttosto si pone il problema della "obbedienza".
E' risaputo infatti che il massone deve prerstare giuramento di obbedienza incondizionata al suo Gran Maestro, è questa la chiave di lettura dell'incompatibilità tra l'iscrizione alla massoneria ed anche al nostro partito.
Non si può essere "servi di due padroni".
Se l'adepto chiede una dispensa dal voto di obbedienza alla propria loggia fintanto che è iscritto al partito e si dichiara al momento dell'iscrizione con il proprio referente, l'oggetto del contendere viene a cessare.
Un caro saluto.
Alberto

LA FIAMMA LIVORNO ha detto...

Concordo assolutamente sulla dichiarazione al momento dell'iscrizione. Circa la dispensa dal voto di obbedienza, la ritengo una proposta interessante... in realtà potrebbe essere anche ridondante, visto che non è detto affatto che gli "obblighi di loggia" contrastino con le finalità del partito... tuttavia è anche vero che "La moglie di cesare non deve neanche essere sospettata".